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Dall’Intensivo Notturno

Dall’Intensivo Notturno
4 Marzo 2020 Harihar
Harihar carissimo,
mi emoziona scriverti, mi sembra di tornare ai tempi in cui mi confrontavo tanto con te, per ogni cosa e quanto era bello. È bello anche adesso, che sono diventata un po’ più grande, ma nonostante ciò, avvicinarmi all’Uno mi stravolge sempre e comunque e torno a scriverti, a condividere con te quello che è rimasto dopo questa bellissima esperienza. L’esperienza, in sé, è stata faticosa. A tratti moltissimo, ma questa parte, come quando si partorisce un figlio, è solo un lontano ricordo. Quello che è ancora presente è l’amore con il quale guardo le cose, le persone, le situazioni che prima erano così difficili e totalizzanti nella tensione che mi provocavano.
Ho una chiarezza nuova sull’illusorietà del sogno che ci attraversa, sul fatto che chi sono veramente non conosce la stanchezza o la malattia, ne è assolutamente estraneo. Durante una danza ero stanchissima, quasi non riuscivo a muovermi, poi mi sono rilassata e contattata profondamente. A un tratto ho sentito una forza tremenda che mi ha messa in piedi e fatta ballare annullando completamente la stanchezza.
Ho viaggiato tutto il tempo dell’intensivo al confine fra le percezioni e la realtà, tutto era un sogno, tutto e però non vedevo da nessuna parte la porta per uscirne, nemmeno in me che percepivo ancora come illusione. Poi, nell’ultimo dokusan, occhi negli occhi, in una vicinanza assoluta, le tue parole hanno infranto il sogno con tutte le sue percezioni e non era più importante di cosa si trattasse, era solo importante, vivo e reale l’amore che percepivo in ogni singola cosa. Morivo di commozione toccando il legno del pavimento, morivo d’amore respirando l’aria, guardando la bellezza dell’altro.
Ancora e ancora una volta come la prima volta.
Quanto mi era mancato tutto questo, quanto.
È rimasto amore, una grande apertura e quel momento in cui, occhi negli occhi, ho sentito queste parole che ancora mi riecheggiano nel cuore.. Il Sè è già fuori dal sogno, la Realtà è già qui, l’Adesso è sempre presente.
Grazie Harihar
Amato amico
Amato fratello
Amato maestro
Amato
Amato
Amato
Arjuni

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