In certi momenti mi soffermo a ricordare e le immagini mi riportano a tutti quei passaggi che ho visto accadere nei Ritiri. Persone che, nella lotta interiore per ritrovare se stessi, alla fine hanno scelto di lasciarsi essere, lasciando andare pesi e direzioni prese per dolore, irretimenti, confusione. Quel mollare l’attaccamento ossessivo che ha portato alla sofferenza. Mollare per essere. Mollare per riconoscere ciò che è. Arrendersi a se stessi per riconoscere la Verità. Ho pianto d’amore, così tante volte, assistendo all’opera artistica dell’uomo che riconosce la sua vera natura, quel silenzio e quella pace infinita che sorge da dentro e dissolve tutte le separazioni. Quell’amore che ha tutto in se e poi quei passaggi incredibili e così puri di quando arriva la comprensione di CHI SEI.
SONO ME STESSO, NON SONO QUESTO NOME, QUESTA FORMA, QUESTA STORIA, SONO ME STESSO, SONO SOLO ME STESSO. Un’onda di gioia così grande, capace di riallineare e dare un significato ad ogni cosa vissuta per arrivarci. Capace di ricomporre tutti quei pezzi sparsi nella coscienza e perduti nel tempo. Una senso di Unità così grande da far scomparire la separazione di un IO compresso nel corpo e nella mente. Quel ritrovarsi e scoprire chi veramente sei sempre stato. Quante volte ho pianto e gioito insieme a questo miracolo della natura: il RISVEGLIO DELLA VERITA’
Harihar